In attesa di un suggerimento come finale



Tanto poi chiedo perdono

Mi sono detta che posso, per un breve momento,essere un po' acida e di commentare in modo un po' cattivello modi , atti , persone.

In fin dei conti questo mi capita , non in modo frequente , ma mi capita quando vado in campagna a casa di mio cugino.

Lui si e' trasferito in un paesino in centro Italia per seguire l'amore ( cosi' dice lui ) e in poco tempo e' diventato anche lui un po' meno cittadino.

Quando vado a trovarlo , ci mettiamo sul suo ampio e piantumato terrazzo e sparlottiamo delle persone che passano lungo la strada e ci divertiamo ad abbinarla a ridicoli soprannomi.

Sua moglie , da dentro casa , ci urla e definisce due immaturi e ci prega di non parlare ad alta voce e di non ridere di nessuno perche' in paese , non si sa come, ci sono orecchie che camminano.

Si e' appropriata di questa definizione che noi acidamente avevamo inventato tempo fa .

Parliamo della famiglia in cui il figlio viene detto " il bestemmiatore " , la figlia " gatta morta" , la mamma " cerca monete " ( non guarda mai in faccia e lo sguardo e' rivolto sempre per terra )

Parliamo della tizia " volontaria retribuita " , della " so tutto io " , dell'indagato e della "santa Maria Goretti"

Poi ci rammentiamo di tutti quelli che erano assenti alla distribuzione che il cielo fece del sorriso , bonta' , altruismo , ecc.ecc.

E' vero sto cercando nella memoria momenti dove la generosita' d'animo non era presente ma erano momenti privi di vera cattiveria e perdonabili .

Credo che la vera cattiveria , la vera brutalita' la stia facendo ........................................

finale


Credo che quanto abbiamo realizzato mia sorella ed io sia piaciuto a tutti ( tranne alla "biascicona " che dovrebbe in ogni caso stare zitta zitta )

Salvatore , grande uomo in ogni senso , viene nel nostro caseggiato 3 volte la settimana per ritirare la spazzatura da noi raccolta nei bidoni.

Ebbene , Salvatore visti i nostri disegni indicativi , prima si e' nesso a ridere ma poi ha detto a mia madre che sarebbe passato in comune per "spingere " l'utilizzo del sistema anche ad altri .

Caro , dolce Salvatore : il nostro idolo.!!!!!!

Ciao da uno dei piccoli

quasi una foto in bianco nero ( ultima parte )

I ragazzi delle medie , suoi alunni , dopo la sorpresa iniziale e i vivaci schiamazzi perche' non avrebbero avuto lezioni di lettere per qualche tempo , si fermarono tutti a pensare con nostalgia ai momenti belli ( e non era stati pochi) che il professor Acerbini ( cosi' si chiamava ) aveva regalato loro.

Sapiente ma non saccente , li aveva coinvolti molte volte e spinti a studiare , leggere con piacere pagine e pagine di Dante , Foscolo ; Verga ; Dannunzio ecc.ecc.ecc.

Il professor Acerbini viveva da sempre in questo paese , quasi in riva al lago, e da questo paese aveva ereditato un non so che di odore di umidita' , un colorito opaco e la solitudine della gente del posto.

Amava leggere , si nutriva di pagine e pagine di libri di storia e sorrideva al pensiero di stare con i giovani suoi alunni :

Non si era mai sposato anche se si era innamorato ( mai confessato ) di una collega professoressa di latino .

Anche lei non si era mai sposata , aveva disperatamente atteso un gesto , una parola da quel professore che intimamente e segretamente amava tanto.

Gesti e parole mai arrivate.!!!

Chi poteva aver ucciso il professor Acerbini ??? e perche'???

quasi una foto in bianco nero ( seconda parte)

Mi rattristava , anzi mi spaventava il pensiero di trasformarmi anch'io cosi' ; di annullare la mia originalita' e diventare cio' che poteva piacere agli altri.

Nessuna di loro , e non per incapacita' , scriveva cio' che asseriva o riportava : era molto meglio e non del tutto vincolante usare il blablabla che le parole scritte.

Lo scritto implicava poter essere coinvolte , il blablabla poteva sempre essere rivisto : non mi sono spiegata bene , non hai capito , sono stata fraintesa e poi ....io riportavo , e poi.....io dicevo in base a quanto avevo sentito dire

Ora che con il sig.Piero avrei dovuto indagare sulla strana morte del vecchio professore di lettere , dovevo studiarmi il modo di entrare nelle simpatie e confidenze della capo banda di quel buffo gruppo di donne.

Piero si era offerto , anzi era stato acchiappato per andare a pranzo o cena da un paio di loro.

Per lui era un grosso sacrificio , non tanto per le prelibatezze che avrebbe trovate nel piatto quando per la compagnia e l'ora dell'incontro

Pranzo mai !!! ( diceva Piero ) perche' poi risulterebbe una giornata buttata con la pancia piena.

A pranzo era solito mangiare un'insalata o un frutto , altrimenti non si ragiona e tutto risulta piu' faticoso

A cena io mangio in orario molto tardo ( soleva dire ) e non posso costringere Voi signore ad aspettarmi ; quindi.......

In ogni caso ben sapeva che avrebbe scoperto molto dall'incontro con dette signore che non avevano , nemmeno lontanamente , pensato di allargare l'invitp anche a me.

Il professore di lettere era del posto.

La sua morte aveva lasciato tutti allibiti.

Lo si incontrava in giro o nell'unico bar del paese

Sempre vestito di tutto punto e sempre di grigio , aveva un unico difetto ; fumava continuamente il sigaro e si sentiva.

Era stato trovato nel suo letto , con il suo pigiama di flanella di un colore blu spento , apparentemente addormentato ma ad uno sguardo piu' approfondito si poteva notare un rigolo di sangue alla bocca e un piccolo coltello inflitto all'altezza del cuore

Quasi una foto in bianco nero ( prima parte )

Nessuno aveva semtito o visto niente o forse nessuno voleva essere " invischiato - coinvlto "

La curiosita' era tanta e lo si capiva molto bene

Zitte , immobili , quasi senza respirare , occhi aperti dietro le fessure degli scuri o dietro gli spioncini delle porte ma impassibili nel dire al sig.Piero , commissario del luogo , che non era successo niente di diverso dal solito.

Se si escludeva sara - la straniera del paese - e le 4 zitelle del luogo , tutte le donne avevano grossi seni , gambe non molto affusolate , camminate veloci con corpi rivolti in avanti.

A me , assistente di Piero , ops del sig.Piero , veniva spesso da sorridere quando le incrociavo

Mi sono chiesta , da subito , perche' mai nessuna venisse chiamata , indicata solo con il proprio nome :
Ecco Rosa , la figlia di Ernesto quello che lavora al cimitero
Ecco Franca , quella che ha sposato Luigi il netturbino
Ecco Tomasa , quella che fa i mestieri in casa di Don Carlo ( e mentre dicevano questo lasciavano intendere che i mestieri non si limitavano alla pulizia della canonica ma....)
Ecco la sig.ra Gemma , che ha fatto un ottimo matrimonio sposando il sindaco del paese vicino ( solo per lei si spendeva l'uso del termine " sig.ra " / in fin dei conti si era accasata molto bene!!!!)